Per capire quali sono i meccanismi che portano a sviluppare il grasso (tessuto adiposo sottocutaneo), dobbiamo fare una piccola lezione di biologia. I protagonisti della nostra lezione sono gli adipociti e i mitocondri, di cui abbiamo già accennato in un altro dei nostri articoli.
Come avrai modo di capire applicando il sistema descritto nel libro Il Fattore Brucia Grasso PDF, i mitocondri sono dei piccoli “forni” localizzati in prevalenza all’interno delle fibre muscolari che hanno il compito di ossidare gli acidi grassi saturi.
È facile comprendere, quindi, che meno massa magra muscolare si ha, meno mitocondri sono attivi nel nostro corpo. Dunque, partiamo dal presupposto che una persona con più “muscoli” riesce a dimagrire più facilmente perché possiede più mitocondri per bruciare gli acidi grassi saturi. Ma cosa accade se, per esempio con l’età o a seguito di una dieta sbagliata, si ha poca massa magra muscolare?
La diminuzione del numero delle cellule metabolicamente attive, cioè delle fibre muscolari, riduce la capacità di “metabolizzare” il carico alimentare giornaliero, che viene trasformato nel fegato in trigliceridi, che a loro volta vengono accumulati all’interno degli adipociti bianchi: magazzini di stoccaggio dell’energia non utilizzata.
Nel libro Il Fattore Brucia Grasso, il Dr Charles Livingstone spiega molto chiaramente che l’ingresso dei trigliceridi all’interno degli adipociti causa il loro progressivo aumento del volume. Questo cambiamento è visibile anche dall’esterno: la pancia diventa sempre più prominente e tutto il corpo ingrassa a causa dell’espansione del grasso addominale e sottocutaneo. Ovviamente gli adipociti non possono ricevere una dose illimitata di trigliceridi al loro interno, altrimenti “esploderebbero”come un palloncino con troppa aria soffiata dentro.
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